domenica 31 maggio 2009

Etica nelle Istituzioni

E' notizia di oggi 31 maggio, che un comune ravennate ha emanato un regolamento cimiteriale che vieta l'esposizione di qualsiasi simbolo religioso. La giustificazione è stata nel voler rispettare le diverse religioni.
Dal punto di vista Etico è rispetto togliere per regola comunale il simbolo della religione?
Non è forse meglio permettere a tutte le religioni di esporre il proprio simbolo?
A volte(spero non sia questo il caso) sono le religioni stesse che rifiutano l' integrazione dei simboli....pensa poi se ci sarà tra gli individui.
In questo contesto si pone azzeccato il dibattito che vede da una parte il liberismo e dall'altra il comunitarismo. Due punti di vista nel modo di "coltivare l'umanità", chi è impegnato in ambienti educativi con il tempo che scorre inesorabile, "DEVE" trovare il modo di riflettere con quale impronta e argomentazioni si debba entrare in aula e coinvolgere i futuri cittadini del mondo su queste problematiche. L'evento citato dimostra due realtà, da una parte il voler dare spazio e accogliere culture diverse, ma anche mantenere una idea "comunitarista" tale che porterà ad una convivenza disturbata e non ad una integrazione "simbiotica" delle diverse culture.
La scelta liberale invece deve portare le più diverse culture a dividere gli stessi spazi, in modo che le caratteristiche dell'una e dell' altra possano interagire e gli individui possano "liberamente" scegliere, come da sempre nell'evoluzione umana, gli aspetti che più gli "garbano".

venerdì 15 maggio 2009

L' Etica come elemento fondante della prossima realtà civile, dalle relazioni quotidiane dal giornalaio al barista,dal tabacchino al vigile urbano, dal posto di lavoro al locale della pausa pranzo, dalle relazioni con i colleghi a quelle con gli amici.Dall'educazione dei figli propri alla formazione dei figli degli altri.Il futuro digitale, il computer, il web come forma più diffusa di comunicazione e il web 2.0 come piattaforma formativa e autoformativa per avere il successo come io mi auguro deve incontrare in chi lo utilizza una competenza fondamentale-Gardner la definisce INTELLIGENZA ETICA E CONSISTE NEL RICONOSCERE LE IMPLICAZIONI ETICHE E LEGALI NELL'USO DELLE INFORMAZIONI ON-LINE ED ASSUMERE COMPORTAMENTI ADEGUATI. La competenza sopra descritta non è visibile in moltissimi blog di giovani in fascia dai 15 ai 35 anni, quella generazione "digital generetion" che più di altre utilizza il web 2 come forma di comunicazione/interazione abituale.

lunedì 11 maggio 2009

Aggiungo qui di seguito un periodo estratto da una lettera trovata sul sito "www.agoravox.it/Cronaca-di-un-assemblea-aziendale.html" .
Interessante leggere tutto il testo e notare le affinità con la nostra realtà lavorativa di oggi o precedenti...o sperando nelle eventuali future.

Etica sociale e sul lavoro......

"Solo pochi fra di voi hanno conosciuto le difficoltà nel rapportarsi agli altri, nell’affrontare i conflitti, nel riconoscersi nell’azienda per cui lavoravano e nei suoi obiettivi. Sono pochi, ormai, coloro che possono raccontare di anni in cui coloro che guidavano le aziende, anziché essere condottieri, usavano il secco comando senza rendersi conto che privavano coloro che lavoravano al loro fianco di ciò di cui allora, come oggi, avevano bisogno: il riconoscimento del loro lavoro.
Sono comunque loro che dobbiamo ringraziare per aver saputo trovare la strada per uscire dal pantano in cui eravamo immersi anche a causa di quell’arcaico stile di governo. Diciamo grazie a quei pionieri perchè hanno saputo mettere in discussione il loro ruolo di imprenditori autocratici per cercare una soluzione alla lotta che per secoli ha contrapposto i padroni ai lavoratori senza mai che né gli uni, né gli altri fossero riusciti a gioire intimamente per il loro lavoro. Per i lunghi anni che ho trascorso in questa azienda quale Custode dei nostri valori e delle nostre leggi, riconosco che siete una comunità che mai avrei immaginato di trovare quando, giovane, entrai per la prima volta in questo luogo in cui il lavoro era espressione della maledizione biblica anziché ragione primaria del nostro esistere. Da quel tempo abbiamo fatta molta strada ed ora posso dire, senza esitazione che siete uomini e donne che hanno saputo conquistare il senso della responsabilità e la comprensione del significato della parola condivisione e per questo i vostri figli riceveranno da voi un’eredità migliore di quella che i nostri padri hanno lasciato a noi".