“Diritti non solo formali: le questioni di genere”
L’ argomento attuale più che mai, mi vede riflettere su alcuni eventi anche recentissimi: trasmissioni televisive sull’immigrazione clandestina e la visita diplomatica del colonnello Gheddafi.
In questi giorni l’informazione focalizza la difficoltà di multiculturalismo e anche i giornalisti parlano di tolleranza come alternativa ad una vera integrazione (“Terra” su canale 5 del 11/06/2009). Mi ha colpito che i nostri studi attuali toccassero gli stessi argomenti.
Oggi 12/06/2009 il colonnello Gheddafi incontrava un centinaio di donne appartenenti a diverse categorie per un confronto sul suo concetto di democrazia e pari opportunità.
Nel nostro paese anche se dal 1946 (e non sono tanti anni fa) le donne hanno avuto la possibilità di votare, non mi sembra che si sia raggiunta una vera uguaglianza dei sessi. I movimenti femministi della fine anni 60 e 70 non hanno, secondo me, ottenuto i risultati che loro stesse si proponevano. Certo c’è visibilità, ci sono spazi, iniziative a favore delle donne, però rimane sempre quell’ immagine di donna oggetto. La libertà sessuale, l’abbattimento di tabù culturali nel nostro paese si sta ancora attuando ed ecco le culture islamiche che deviano il percorso per necessità maggiori.
Gli immigrati nel nostro paese cercano di mantenere gli aspetti culturali anche sulle loro donne. Noi che lavoriamo nella scuola siamo a contatto con queste problematiche, le crisi delle adolescenti che si confrontano con le loro coetanee occidentali, le madri che accompagnate dai figli a ritirare i risultati fanno quello che gli dice il figlio maschio. Abbiamo addirittura gestito dei casi con un mediatore culturale che era il primo a dire che non dovevamo mettere voce sulle questioni familiari e culturali, addirittura proponeva degli incontri separati tra italiani e mussulmani, perché c’erano degli aspetti che potevano turbare.
Quello che ci troviamo è un paese come il nostro che vede le donne come una mandria di veline e top girl da giovani e delle depresse isteriche da vecchie. Io non la penso così ho avuto la fortuna di avere una madre di polso che ammiro e stimo, ho conosciuto ragazze, donne e professioniste piene di carattere e capacità.
Ma sono il primo a contestare un insuccesso dei movimenti paritari, non vedo un successo il fatto che in ogni spot per uomini ci sia una donna seminuda e in altri ambienti anche peggio, certo è una legge di mercato, ma le donne non potrebbero imporsi un etica? Serebbe forse bigottismo? O peggio privazione di diritto? Se vediamo quello di farsi vedere e sedurre come un diritto……..la vedo male. Siamo animali con una grande capacità razionale, ma diversi e sottoposti a tante situazioni disinibitorie, alcol, droga, branco…. nel passato come nel presente e anche nel futuro questi aspetti sono ineludibili.
Il matrimonio, l’abito bianco è diventata solo ipocrisia e moda, per i mussulmani non lo è, i fatti di cronaca lo dimostrano. Alcuni sacerdoti hanno sconsigliato le coppie miste, i mussulmani non le accettano proprio o peggio finiscono male.
In una discussione con dei ragazzi di un mio corso si poneva il problema dei rapporti con i loro compagni “extra”, atteggiamenti degli uni davano fastidio agli altri. Essi contestavano il fatto che gli extra bestemmiavano in italiano e se loro provavano a dirle con Allah, c’erano reazioni violente.
Io ho sorriso e ho ribadito ciò che già dissi, se noi siamo i primi ad essere deboli sui nostri valori religiosi e culturali ( i giovani veneti/trevigiani bestemmiano a dismisura) non possiamo più lamentarci a causa dell’ esempio che abbiamo dato.
I mussulmani non hanno questa blasfema tradizione, e per questo sono da ammirare, mi chiedo però solo una cosa: 40 anni fa i piccoli centri abitati tenevano molto al rispetto del sacro, poi tutto è stato messo in discussione. Negli ultimi 30 anni l’immagine dei sacerdoti è di manager , devianza etc , c’è vergogna quasi ad essere dei fedeli praticanti. Dentro le mura di casa propria poi ognuno fa quello che crede ma all’esterno i credenti si vedono poco. Mi chiedo se tra qualche anno anche per i mussulmani sarà così oppure saremo tutti mussulmani ?
C’è una forte ostilità per la religione cattolica ad oriente, questo dovuto anche al fatto che chi ha portato le guerre si poneva come portatore di valori cristiani, dalle crociate all’ Iran di oggi. Chi viene dall’Africa poi, mi dice che noi europei stiamo sfruttando il loro territorio ( e ci credo), portiamo lavoro però solo per gli europei, dal turismo al petrolio.
Ma alla fine in gioco cosa c’è? Un principio etico culturale? Oppure tutto gira intorno al nostro benessere economico?
Non al mio personale ma a quello della società a cui appartengo, che non è attenta ai bisogni di uno o dell’ altro essere umano ma principalmente a quel diagramma (la borsa) che deve sempre essere ascendente, magari di poco ma in aumento.
Il cambiamento dal punto di vista culturale secondo me è molto sottovalutato da chi gestisce le singole nazioni, ho molta paura se faccio delle ipotesi da qui a 20 anni.
Credo proprio che molti la pensino ancora come enunciato da Mill a pagina 347, non solo verso le donne ma anche verso chi è più debole. Ma non si fanno i conti con la velocità della conoscenza di quest’ epoca.
La conoscenza, l’ istruzione sono l’ unico strumento in mano ai popoli per uscire dai loro problemi, solo una liberale buona e sana , direi neutrale istruzione potrà portare ad una vera integrazione. Ma lo vogliamo tutti?
Se così non fosse il rischio e drammatico.
IL TESTO A CUI FACCIO RIFERIMENTO è "coltivare l'umanita'" di Nohusband
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